Il Gerewol e la danza di corteggiamento

I Woodabe, anche detti Bororo, pastori nomadi Fulani la cui origine si perde nella preistoria, si riuniscono ogni anno dopo la stagione delle piogge in determinate zone del Sahel ciadiano per esibirsi in una danza di corteggiamento rituale: il Gerewol. In questa occasione i Woodabe si mettono in mostra e si sfidano in un vero e proprio concorso di bellezza in cui saranno le donne nubili del clan a scegliere i giovani maschi considerati più belli. La giornata del festival inizia con il momento del trucco e della vestizione che impegna tutti i giovani pretendenti. La danza, in cerchio, tipica della tradizione Fula, è accompagnata da salti, canti e dal ritmo ipnotico del battere delle mani, dei piedi e dal suono dei campanelli indossati sopra le vesti. I criteri per giudicare la bellezza dei pretendenti sono il bianco degli occhi, il colore dei denti, tutti aspetti esaltati dal trucco: argilla rossa sul viso, eyeliner sugli occhi, rossetto sulle labbra e penne di struzzo bianche tra i capelli. Durante la danza gli uomini alzano spesso gli occhi al cielo e mostrano la dentatura per enfatizzare queste caratteristiche. I partecipanti, prima dell’inizio delle danze, bevono un intruglio di corteccia fermentata che, con i suoi effetti allucinogeni, consente loro di ballare incessantemente e fino a notte fonda.

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